Last Updated on Febbraio 2021 by Riccardo Francesconi
Gli ingredienti principali della birra sono quattro. Ormai li conosciamo: acqua, malto d’orzo, luppolo, lievito. Eppure, ci sono degli ingredienti “extra” che vengono chiamati, purtroppo, semplicemente aggiunte.

Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra poco mi farò una birra…
Homer Simpson
Spesso, questi ingredienti sono meno considerati, ma è sbagliato. D’altronde, alcuni sono
ingredienti senza i quali uno stile di birra non potrebbe esistere.
Mi spiego meglio: ci sono birre che, per propria natura, oltre ad acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito hanno anche un altro ingrediente (o a volte più di uno) che le caratterizza.
E’ grazie a questo ingrediente che queste birre appartengono ad uno stile ben preciso. Queste birre (tra poco vado con gli esempi, così ci capiamo 😉 ) non potrebbero appartenere ad uno stile ben preciso se non avessero al loro interno, quelli che, a mio avviso, devono definirsi dei veri e propri ingredienti.
Se un elemento caratterizza uno stile birrario è corretto parlare di ingrediente, non è giusto rilegarlo al semplice appellativo di “aggiunta”.
3 ingredienti (non “aggiunte”) che sono la prova di questo.
- Ciliege;
- Scorza d’arancia amara;
- Uva.
Perché queste tre “aggiunte” sono in realtà degli ingredienti essenziali?
Partiamo dalle ciliegie.
Le ciliegie sono imprescindibili in uno stile belga chiamato Kriek. Le Kriek sono tali proprio perché, tra gli ingredienti, oltre al famigerato Lambic, ci sono le ciliegie. In origine, venivano usate solo quelle provenienti da Schaerbeek.
A parte questo, l’importante è che siano utilizate intere e messe a fermentare per circa sei settimane insieme al lambic. Solo così, alla fine del processo, avremo una Kriek, cioè una birra acida caratterizzata dalla ciliegia e dal colore rosso.
Scorza d’arancia amara.
Rimaniamo nell’ambito della frutta, passando alla sfera degli agrumi, nello specifico la scorza di arancia amara. Questo ingrediente è caratterizzante e doveroso da usare nella produzione di Blanche. Il mosto di questa birra, infatti, non potrebbe creare questo stile se non avesse tra gli ingredienti la scorza di arancia amara.
Uva
L‘uva caratterizza uno stile tutto italiano: l’Italian Grape Ale (I.G.A.). In queste birre, è ammessa in svariate forme: dal frutto vero e proprio, al mosto d’uva o sapa. Ma quello che ci tengo a sottolineare è che l’uva è essenziale per produrre questo stile di birra tutto italiano.
Fermiamoci qui con gli ingredienti che, se pur non essenziali per produrre qualsiasi tipo di birra (se li vuoi conoscere ti aspetto al percorso gratuito creato con la newsletter), sono indispensabili per produrre alcuni stili birrari che fanno parte della storia della birra da secoli.
Certo, oggi si sono raggiunti livelli a dir poco non convenzionali nella scelta degli ingredienti per produrre le birre. Penso alle birre prodotte con le patatine, il bacon, il marschmellow e tanti altri ingredienti che sfociano nella provocazione e sembrano voler sorpassare in follia anche questa fantasia.
Prima di concludere non dimentichiamo questi ingredienti.
Ci sono anche altri ingredienti che erano, e sono tutt’ora, aggiunti alle birre. Anche se non caratterizzano un vero e proprio stile (almeno per il momento), è comune usarli, tanto che sono stati raggiunti dei livelli più che eccellenti nella loro valorizzazione all’interno della birra.
Sono un esempio le birre prodotte con il miele di castagno, oppure le birre prodotte con la castagna.
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Vorrei assaggiare una I G A me ne consigli una!
Inizierei da BB7 di Barley, d’altronde è Nicola Perra (mastro birraio di Barley) l’apripista di questo stile!