L’interesse per la birra? Tutta colpa dell’alcol

L’interesse per la birra? Tutta colpa dell’alcol

Last Updated on Settembre 2022 by Riccardo Francesconi

Sapevi che l’alcol è stato uno dei primi attori nello sviluppo della birra? Sembra proprio che l’uomo antico si sia dedicato alla produzione del fermentato di cereali proprio per il fatto che al suo interno si trovava l’alcol.

l'interesse per la birra fu tutta colpa dell'alcol

Il vantaggio della birra senza alcol è che non si ordina una seconda volta.

Toon Verhoeven

D’altronde l’essere umano ha provato fin da subito molto interesse verso la birra grazie all’ebrezza mentale che derivava dal suo consumo.

Tuttavia non è un segreto che il contenuto alcolico non sia una peculiarità della birra, ma vogliamo porre l’accento sulla sua importanza, a volte legata solo a sabati sera o aperitivi epici. 😉

L’alcol è artefice dell’ebrezza mentale ed è per questo che la nostra birra diventa interessante per l’uomo.

Analizziamo i fatti

Proviamo a calarci nella parte di un uomo che viveva circa 10.000 anni fa. Sono un bel po’…lo so, ma, a ben pensarci, anche per noi, uno dei motivi d’interesse per la birra coincide con quello del nostro antenato homo sapiens.

L’uomo che viveva agli albori della civiltà di preoccupazioni ne doveva avere alcune:

  • leoni, tigri, mammut.
  • tribù vicine con cui doveva essere difficile capirsi, se non a suon di pietre.
  • Calamità non previste e improvvise

E qui entra in gioco l’alcol

Quella bevanda, nata dalla fermentazione di cereali selvatici, faceva sparire le preoccupazioni, dava coraggio e soprattutto era di grande interesse per gli sciamani e tutte quelle figure che nella storia dell’uomo rappresentavano il contatto con il divino.

L’ebrezza alcolica della birra avvicinava l’uomo alla divinità, enfatizzava i riti e le preghiere.

La bevanda, che prenderà, poi, il nome di “birra” portava con se l’alcol, caro a tutti i ceti compresi quelli religiosi. Questi ultimi non tardarono a contribuire al suo sviluppo (soprattutto nel Medioevo) affinando tecniche di produzione condite da benedizioni.

D’altronde la fermentazione alcolica era un qualcosa di magico, di divino perché non si era a conoscenza dell’esistenza dei lieviti, organismi che operavano, in modo “invisibile” e per questo avvolti in un alone di mistero che andava a braccetto con i riti pagani di sciamani, druidi e sacerdoti.

Come ebbe inizio il rapporto tra l’uomo e la birra (e l’alcol) ?

Lasciate che vi racconti una breve storia di fantasia che però può essere accaduta realmente…Una leggenda insomma…:) 

Siamo in Mesopotamia diversi millenni fa. Una donna si preoccupa del raccolto di cereali e probabilmente anche della loro lavorazione. Per un’intuizione, lascia dei cereali insieme a dell’acqua a macerare in una ciotola in un punto esposto al sole e riparato dal vento (durante le ore diurne la temperatura poteva raggiungere i 40 gradi).

Passano alcuni giorni, abbastanza per far sì che i lieviti presenti naturalmente nell’aria entrino a contatto con quel liquido. Da parte sua quel “minestrone” è ricco di zuccheri e questa combinazione innesca  la fermentazione e rende quel liquido ricco di uno dei suoi prodotti: l’alcol.

La curiosità della donna prende il sopravvento e il nuovo liquido viene bevuto. La resistenza alcolica dell’uomo dell’epoca non doveva essere alta, ne basta poca e la mente si rilassa e anche il corpo: ecco l’ebrezza.

Alla donna o all’uomo, (non sappiamo il sesso di chi provò per primo la birra), giovò molto questo stato mentale tanto che cercò di produrre di nuovo questo liquido.

L’interesse per la birra fu tutta colpa dell’ebrezza alcolica? Le vitamine B.

È bene specificare che oltre a l’ebrezza il nostro fermentato, grazie all’alcol, portava con se anche vitamine del gruppo B difficilmente reperibili dall’uomo antico in natura. Egli assumendo birra avvertì nel tempo un miglioramento del benessere fisico (non credo si sfondasse di pinte 🙂 ) grazie proprio a queste sostanze che otteneva regolarmente dal fermentato di cereali.

Ma la birra proprio a causa dell’alcol è stata spesso penalizzata: pensiamo al proibizionismo americano o alcune religioni che proibisco il suo consumo. Senza considerare che, recentemente, le accise in Italia (tassa alcolica) hanno avuto un forte aumento che è ricaduto inevitabilmente sul prezzo della birra al consumatore finale.

Ma l’interesse per la birra fu tutta colpa dell’alcol (conclusione)

Concludo ricordando che l’alcol, oggi argomento di forti contrasti, in passato è stato determinante per far nascere l’interesse verso la birra, conservarla e renderla in tutti i tempi (anche nei nostri per fortuna) compagna di conversazioni e serate infinite.

Se pur non possiamo inderogabilmente dire che la produzione della birra sia stata avviata solo ed esclusivamente per il suo contenuto alcolico possiamo affermare che il suo interesse primordiale e iniziale fu scaturito proprio da questo.

Non a caso sono molti gli studi che ci insegnano che fin dalla preistoria l’uomo è andato alla ricerca di prodotti fermentati (come la frutta sovramatura) proprio per il suo contenuto alcolico se pur lievissimo.

Da questo interesse è nato tanto altro come, ad esempio, il fatto che la birra diventò anche vero e proprio alimento tanto da essere presente su tutte le tavole sia del mondo antico che di quello medioevale, ma anche oltre.

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