Come bere la birra: si tirano le somme

Come bere la birra: si tirano le somme

Last Updated on Agosto 2022 by Riccardo Francesconi

Dopo aver degustato la birra scelta, o che ci hanno consigliato al nostro pub preferito, si tirano le somme “gustative” . È un qualcosa che possiamo fare solo con l’atto della bevuta e possiamo affermare che è una delle parti più importanti che riguardano la “bevuta consapevole”.

Si tirano le somme della nostra pinta
Foto di Pressmaster

 -sai cosa mi piace di te?
– no!
– neanch’io. Speravo mi aiutassi.

pellescura, Twitter

La birra non è un’idea, un qualcosa da catalogare per forza con termini e preconcetti imparati sui libri. È prima di tutto concretezza (lo dimostra la sua storia) e per dare una risposta al fatto che una birra ci sia piaciuta o meno o che uno stile di birra ci piaccia oppure no è imprescindibile l’atto consapevole della bevuta che si divide in vari aspetti tra cui quello gustativo.

Tutto quello di cui parliamo e abbiamo parlato in questa serie di articoli dedicati alla bevuta consapevole è di estrema importanza. Non tanto perché dobbiamo, a qualsiasi costo, avvicinarci alla birra con “la puzza sotto al naso” bensì perché è necessario dare il massimo rilievo all’atto pratico del bere. È solo con l’azione, infatti, che possiamo fare nostro tutto ciò che leggiamo sui libri o impariamo nei corsi dedicati alla birra.

Non dico di bere ogni giorno dieci birre diverse bensì di bere birra con consapevolezza, approcciandoci al fermentato nel modo più naturale che ci possa essere (la birra non è nata per essere studiata).

È contraddittorio detto da uno che spende molto del suo tempo a imparare sempre di più sulla birra sui libri e ai corsi e a trasmettere questo sapere attraverso la scrittura. Ma queste due parti non sono altro che un supporto alle nostre bevute, non sono altro che un modo per poterne godere ancora di più in modo da puntare alla crescita della nostra qualità di bevuta.

La prima domanda da farsi

Le prima domanda a cui rispondere per “tirare le somme” riguardo alla birra o alle birre che abbiamo bevuto è di una semplicità disarmante:

  • È valsa la pena acquistare e stappare questa birra?

E spero che quella birra vi regali risposte che non passano mai di moda come: “ne berrei a fiumi” e “questa birra è una bomba” e la più modaiola “birra top”.

Ma “si tirano le somme” significa anche altro

Si tirano le somme “tecniche”

Tecniche si fa per dire, io non sono un tecnico, ad esempio. Con “valutazioni tecniche”, intendo, quelle valutazioni che vanno nella direzione di un’analisi consapevole. Un’analisi sensoriale che nasce dallo studio sui libri e durante i corsi di degustazione ecc…

Sono due le somme “tecniche” a cui faccio sempre attenzione con grande piacere, anche in modo inconscio:

  1. La birra rispetta lo stile che dichiara?
  2. La birra è equilibrata?

Riguardo allo stile

Se ho voglia di un determinato stile di birra, vuol dire che voglio quello e non qualcosa che gli somigli o, ancor peggio, una rivisitazione estrema.

Se voglio una Stout voglio una Stout, non una Stout prodotta con lieviti del sud Africa e luppoli coltivati nell’acqua di mare. Sono d’accordo sul fatto che avrò tra le mani una Stout particolare, ma per forza che lo è!

Quindi è importante che la birra rispetti lo stile che dichiara e nel caso di cambiamenti che siano pertinenti allo stile e che vengano ben esplicitati in etichetta.

A mio avviso, è sempre un bene quando gli stili sono rispettati nella tradizione e, allo stesso tempo, sanno lasciare il segno grazie alla maestria e alla passione del mastro birraio.

Produrre uno stile di birra così come vuole la ricetta non significa bere birra “mediocre” bensì significa bere una birra che porta con sé secoli di esperienze e evoluzioni.

Riguardo all’equilibrio

L’equilibrio è di grande importanza nella birra. Che sia una I. P. A. amara o una Imperial Stout, c’è bisogno di equilibrio ed eleganza, due elementi imprescindibili per dare valore al momento in cui beviamo.

Per equilibrio si intende… Come spiegare?! Beh, che una birra amara rimarrà amara, ma avrà nel corpo qualcosa di dolce che bilancerà quell’amaro. Stessa cosa vale per una birra che spingerà sulle note dolci del malto ma che, allo stesso tempo, avrà un contraltare amaro che la renderà equilibrata e pronta per un altro sorso.

È con questi due punti che, a mio avviso, si percepisce la grandezza di una birra. Rispettando le regole ma lasciando, comunque, la propria impronta. Una “riconoscibilità” che da un valore aggiunto alla nostra bevuta.

Questo che hai appena letto è l’ultimo articolo della serie “come bere una birra” . Non so se lo hai fatto, ma se hai già letto anche i precedenti articoli spero che tu mi faccia sapere tramite i commenti se sei d’accordo con me, o se hai delle riserve, riguardo a questo argomento.

Lascio qua sotto i links per gli articoli precedenti

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"Storia della birra - (guida breve)"

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4 replies to Come bere la birra: si tirano le somme

  1. Continua così…..!!!Mi trasmetti tanto,mi insegni tanto…grazie…

    • Grazie!!!A presto!

  2. Grazie Riccardo….!!!Buon anno e buona giornata

    • Grazie a te! Buon anno!

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