Last Updated on Ottobre 2022 by Riccardo Francesconi
Dopo aver osservato per bene la nostra birra non ci resta che passare all’olfatto. Bisogna mettere il nostro bicchiere sotto al naso per avvicinarsi ancor di più al momento della bevuta.

Non c’è come un odore per risvegliare le memorie
William McFee
Se al momento della vista abbiamo acceso i motori, questo è il momento di scaldarli.
Con l’olfatto inizia una parte molto importante del piacere della bevuta infatti: l’olfatto ci porta alla mente immagini vivide e forti.
L’olfatto è un senso spesso inutilizzato dall’uomo moderno, diversamente dall’uomo preistorico che, come gli animali, usava il naso come una vera e propria guida.
Quello stesso naso che utilizzò per scovare i frutti molto maturi che intuì essere fermentati e quindi più digeribili e ricchi di vitamine B.
Spesso si fa fatica, almeno le prime volte, ad individuare la molteplicità di profumi all’interno della nostra pinta, ma con un po’ di allenamento sarà facile risvegliare il nostro olfatto che per millenni abbiamo utilizzato per sopravvivere.
Sarà la nostra capacità di scandagliare le immagini che l’olfatto ci darà a dare un nome ai profumi che catturerà.
Prima di passare ad alcuni metodi per la “fruizione odorosa” della birra vorrei fare una piccola premessa.
Siate istintivi
L’istinto è vincente quando annusiamo la birra. Quello che d’istinto vi viene in mente sarà al 90% dei casi giusto. Perché non è compromesso da concetti già presenti nella nostra mente, ma piuttosto legato a esperienze vissute.
L’istinto va quindi rafforzato, un istinti che si traduce in un pensiero puro che non è compromesso da altri fattori. Per fare un esempio, un fattore potrebbe essere quello della vista, in quanto, già il colore della birra potrebbe darci alcune indicazioni sulla pinta che abbiamo davanti.
Gestualità
Non so se gestualità sia il termine giusto, ma ora cerco di spiegare meglio quello che intendo.
Ci sono dei metodi per riuscire a captare il massimo dei profumi dalla nostra birra.
1. Scaldare il bicchiere: ebbene sì tenere un po’ in mano il bicchiere con dentro la birra fredda ( a volte troppo fredda) aiuta le molecole odorose a raggiungere il nostro naso.
2. Tappare con una mano il bicchiere, ruotare il bicchiere, togliere la mano e mettere subito il naso. Non sono un grande fan di questo metodo, ma l’ho visto utilizzare da alcuni esperti degustatori quindi direi che ha tutto il diritto di essere in questo elenco.
3. Roteare il bicchiere. Ma ricordando di non esagerare. La birra è un prodotto molto delicato e si rischia di “contaminarla” con la rotazione del bicchiere che agevola il contatto con l’ossigeno. In più questo gesto fa si che la CO2 esca dal nostro bicchiere, decarbonando la birra…quindi roteare lievemente, senza esagerare.
4. Ricordarsi di non piegare troppo il collo. Nel momento in cui mettiamo il naso dentro al bicchiere è bene che le vie respiratorie siano ben aperte.
5. Quando è un po’ che stiamo con il naso sul bicchiere, il naso si abitua all’odore che percepisce e si anestetizza. Una tecnica per risvegliarlo è annusare brevemente la nostra maglia o (io preferisco) il dorso della mano. Ma ricordatevi la premessa: l’istinto è vincente. Non state troppo col naso sul bicchiere.
La parte sulla bevuta e l’olfatto finisce qui. Spero di averti dato qualche spunto interessante perché tu possa trovare quanti più profumi possibili nella tua pinta e iniziare fin da oggi a allenare il tuo naso.
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